Due dei servizi offerti sono sia la creazione di un portafoglio che l’analisi di esso o di uno già esistente.
Partendo da come viene costruito, si hanno generalmente delle componenti che sono tra le più comuni ad essere inserite come le azioni, le obbligazioni e l’oro.
La divisione tra questi asset dovrà ovviamente dipendere dalle caratteristiche principali dell’investitore, il quale sarà in grado di sopportare o meno differenti livelli di rischio con differenti livelli di ritorno. In un investitore giovane con a disposizione un lungo orizzonte temporale si tenderà ad aumentare la parte azionaria in quanto le possibilità di recupero saranno maggiori mentre all’opposto più si riduce il fattore tempo e più il rischio deve essere controllato aumentando quella azionaria. L’oro, è un po’ un asset che come tutti i differenti beni rifugio che il mercato offre, deve essere bilanciato a seconda delle due prime parti offrendo maggiore protezione nei periodi di crisi non perdendo eccessivo valore (o addirittura aumentandolo).
Strategie dunque di hedging, di diversificazione e di distribuzione delle risorse in settori ciclici e anticiclici permettono di avere un ritorno sostenuto nel corso degli anni. Un’idea di costruzione generale di portafoglio è quella 60/40 dove la prima parte (quella preponderante) è composta da azioni e la seconda da obbligazioni. Questa tipologia è stata di successo fino alla recente crisi in quanto un aumento forte e costante dei tassi di interesse hanno portato ad un abbattimento dei prezzi in entrambe le categorie, generando pesanti perdite. Ma ciò non toglie che per il medio periodo, anche questa strategia di allocazione con una appropriata ri – allocazione delle risorse, porterà ad un nuovo ritorno che permetterà di bilanciare i mancati guadagni.
Tutto questo deve essere fatto tramite un esperto che prende in analisi la costruzione di un portafoglio o l’analisi di un portafoglio già esistente. Può infatti succedere che la situazione sia sfuggita di mano a seconda di scelte sbagliate e di sproporzione nella detenzione dei vari diversi asset appena elencati. L’analisi cosa mira a fare? A migliorare l’efficienza del portafoglio stesso tenendo conto delle diverse richieste che possono essere fatte dal cliente. Da un punto di vista scolastico non è altro che la correzione di un esercizio che permette di rimettere nella giusta direzione le operazioni e far tornare i conti, così da non sprecare soldi e tempo. Alla base della teoria troviamo Markowitz con la sua frontiera efficiente, quindi prendere sotto la lente di ingrandimento il rendimento e il rischio, creando un portafoglio che minimizza il rischio per un dato livello di rendimento o che al contrario massimizza il rendimento per un dato livello di rischio.
Il servizio di analisi permette di liberarsi dunque di quegli asset inutili per l’allocazione migliore alla profilatura dell’investitore o sbagliati per scelta (come ad esempio per eccessivi costi caricati), così da aumentare la profittabilità totale.